Intervju sa Misimiliano Pau, iz UNICA
Un membro davvero importante del team del progetto EDATS è Massimiliano Pau, professore ordinario di Bioingegneria presso l’Università di Cagliari. Abbiamo chiesto a Massimiliano di parlarci del suo lavoro e dell’UNICA.
Ci racconti la storia dell’Università di Cagliari
La storia dell’Università di Cagliari ebbe inizio nel 1606, con il riconoscimento da parte di Papa Paolo V. Ottenuto nel 1620 il privilegio di fondazione da parte del re Filippo III di Spagna, l’Universitas Studiorum Caralitana iniziò la sua attività nel 1626. Ispirato principalmente ai modelli delle università spagnole e in parte a quelle italiane, lo Studio Generale comprendeva quattro “Collegi Didattici”: “Teologia”, “Giurisprudenza”, “Medicina”, “Filosofia e Arti”.
Nella seconda metà del XVIII secolo, la Rifondazione Sabauda comportò la sostituzione del corpo docente, il rinnovamento generale degli studi, la creazione di una nuova biblioteca, il reperimento di nuovi fondi e la costruzione del Palazzo Belgrano, tuttora sede del Rettorato e della Biblioteca Universitaria.
Notevoli sviluppi avvennero anche nell’Ottocento, con l’inaugurazione dell’Orto Botanico (1866) e il potenziamento dei laboratori di chimica e fisica. In questo periodo, le facoltà presenti a Cagliari erano: Teologia, Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Fisica, Scienze Matematiche e Naturali, Filosofia e Lettere.
Nel 1902, l’Ateneo fu riconosciuto come università di prima classe. Continuò a crescere grazie alla costruzione di laboratori, strutture e cliniche.
Nel XX secolo, lo sviluppo dell’ateneo avvenne in tre fasi distinte: negli anni ’30 nacquero le facoltà di Farmacia, Magistero e Ingegneria Mineraria; nel secondo dopoguerra si aprirono le facoltà di Lettere e Filosofia, la Casa dello Studente e, nel quartiere di Castello, la Cittadella dei musei. Negli anni ’80 a Monserrato iniziò la costruzione della nuova cittadella universitaria e del Policlinico.
La crescita progressiva ha portato alla configurazione attuale dell’Università: 6 facoltà e 15 dipartimenti, che costituiscono il nucleo operativo dell’organizzazione universitaria, naturalmente orientata verso il raggiungimento di tre obiettivi principali: ricerca; didattica, per soddisfare l’elevata domanda di innovazione della società contemporanea basata sulla conoscenza; terza missione, per trasferire il sapere al territorio e sviluppare una comunità universitaria inclusiva e aperta al dialogo.
Con oltre 24.750 studenti iscritti, 43 corsi di laurea triennale, 40 corsi di laurea magistrale e 6 corsi di laurea a ciclo unico, più di 40 scuole di specializzazione, 19 dottorati di ricerca e 5 master attivi, l’Università di Cagliari garantisce un contributo importante alla formazione avanzata dei giovani che scelgono di studiare nel capoluogo sardo e, più in generale, per l’intera Isola.
Quali specializzazioni offre la sua facoltà?
La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari è stata fondata nel 1939 e ha avviato le attività didattiche con il Corso di Studi in Ingegneria Mineraria. Negli anni successivi furono attivati altri corsi di Ingegneria.
Nell’anno accademico 2006/2007 è nata la Facoltà di Architettura, rispondendo a una specifica richiesta del territorio regionale e del bacino del Mediterraneo.
Attualmente, le specialità di Ingegneria e Architettura sono riunite in un’unica Facoltà di Ingegneria e Architettura, a seguito di una profonda riorganizzazione delle università italiane. Essa comprende 3 Dipartimenti: Ingegneria Civile-Ambientale e Architettura; Ingegneria Elettrica ed Elettronica; Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali.
La nuova Facoltà è stata concepita con l’obiettivo di creare una sinergia tra l’ambiente tecnologico unico in Sardegna, rappresentato dalla ex Facoltà di Ingegneria, con i suoi laboratori e le sue ricche relazioni con il sistema industriale regionale, e le storiche e qualificate culture del progetto architettonico.
Oggi la Facoltà offre sette corsi di laurea triennale:
- Ingegneria Biomedica
- Ingegneria Chimica
- Ingegneria Civile
- Ingegneria Elettrica ed Elettronica
- Ingegneria Meccanica
- Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
- Scienze dell’Architettura
e dieci corsi di laurea magistrale:
- Architettura
- Ingegneria Biomedica
- Ingegneria dei Processi Chimici e Biotecnologici
- Ingegneria Civile
- Ingegneria delle Telecomunicazioni
- Ingegneria Elettrica
- Ingegneria Elettronica
- Ingegneria Energetica
- Ingegneria Meccanica
- Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
Capita spesso che l’università collabori con organizzazioni sportive?
Attualmente, l’Università di Cagliari offre un corso di laurea triennale in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, durante il quale gli studenti acquisiscono conoscenze nei principali ambiti dell’educazione motoria e sportiva. Il programma è strutturato per permettere ai laureati di progettare e promuovere autonomamente programmi di allenamento e attività fisiche – sia individuali che di gruppo – in diversi contesti sociali e con obiettivi diversificati. Impareranno a strutturare correttamente programmi e carichi di lavoro in base al genere, all’età, alle condizioni fisiche e ad altre caratteristiche specifiche degli utenti. Al termine del corso, gli studenti potranno accedere al mondo del lavoro con solide basi metodologiche, scientifiche, teoriche e pratiche. Potranno inoltre proseguire con un corso di laurea magistrale.
Oltre all’attività didattica, numerosi ricercatori di diversi ambiti conducono studi che coinvolgono atleti di molte discipline, anche di livello professionistico. In particolare, i ricercatori del Laboratorio di Biomeccanica ed Ergonomia Industriale che partecipano al progetto EDATS (Massimiliano Pau, Bruno Leban, Federico Arippa e Micaela Porta) hanno realizzato vari progetti per analizzare l’equilibrio statico e dinamico in atleti di tornei giovanili e professionistici di calcio, le sollecitazioni plantari in cestisti e pallavolisti, e l’effetto della fatica sul controllo posturale nei calciatori e ginnasti.
Di quali risultati siete più orgogliosi?
Attualmente gestiamo uno dei pochi laboratori attivi nella regione Sardegna dotati di tecnologie all’avanguardia per l’analisi del movimento umano. Considerando le risorse limitate disponibili in Italia per la ricerca pubblica, lo consideriamo il nostro risultato più importante. La combinazione di tecnologie avanzate e ricercatori competenti, appassionati e motivati permette al laboratorio di collaborare costantemente con organizzazioni cliniche e sportive a livello nazionale e internazionale. Siamo molto fortunati e orgogliosi di avere la possibilità di contribuire al benessere delle persone, siano esse colpite da una patologia o impegnate nello sport a qualsiasi livello.