Dati biomeccanici e uso dei sensori nello sport

L’obiettivo principale di questa iniziativa è identificare le migliori pratiche nella raccolta di dati biomeccanici per gli sport oltre che alla pallavolo. I dati raccolti dal questionario evidenziano una varietà di esperienze attuali con i sistemi biomeccanici e identificano le sfide, in particolare per quanto riguarda la selezione e l’uso efficace dei sensori.

Profilo dei partecipanti

Come mostrato in figura 1 e 2, la maggior parte degli intervistati (prevalentemente allenatori) proviene dai paesi che compongono il consorzio, vale a dire: Italia, Ungheria, Francia e Serbia, fornendo così una vera prospettiva europea sulle necessità per l’allenamento sportivo e la raccolta dei dati. L’analisi dei dati per fascia d’età, che indica una media intorno ai 40 anni, suggerisce un mix di livelli di esperienza, fornendo probabilmente spunti sia da pratiche consolidate che emergenti dal campo. Come mostrato in figura 3, il background variegato aiuta a garantire che i risultati riflettano punti di vista diversi, in particolare quelli dei professionisti del coaching che sono fondamentali nell’implementazione di metodologie di addestramento.

Figure 1: Nationality of respondents

Figura 1: Nazionalità degli intervistati

Figura 2: Profilo professionale degli intervistati

Figura 3: Background sportivo degli intervistati

Esperienza con i sistemi di raccolta dati biomeccanici

Le risposte indicano che quasi la metà dei partecipanti (45%) utilizza attualmente sistemi di raccolta di dati biomeccanici nei propri allenamenti o nella pratica professionale. Ciò suggerisce un’adozione moderata, con una notevole percentuale di intervistati (55%) che non utilizza questi sistemi o non ha familiarità con essi. La percentuale rilevante di quest’ultima parte è probabilmente dovuta al costo dei sistemi (spesso considerati non accessibili soprattutto per i piccoli club), alle risorse richieste e alle competenze necessarie per integrare efficacemente i risultati ottenuti dai sistemi biomeccanici nella routine quotidiana di pianificazione dell’allenamento, soprattutto per i praticanti sportivi che potrebbero dare la priorità ai metodi di allenamento empirici rispetto all’analisi guidata dalla tecnologia.

Tipi di sensori e preferenze

Tra coloro che utilizzano sistemi biomeccanici, gli accelerometri e le pedane di forza sono i dispositivi più comunemente impiegati, grazie alla loro versatilità nella misurazione di parametri cinematici (cioè accelerazioni, velocità e traiettorie) e cinetici (cioè forze). Tali preferenze evidenziano un’attenzione particolare al monitoraggio dei parametri biomeccanici che sono universalmente applicabili in molti sport. Tuttavia, alcune risposte menzionano l’uso di sensori in-body e sistemi di motion capture, segnalando un interesse per dati più avanzati o specializzati. Questa varietà nella scelta dei sensori può riflettere sia considerazioni finanziarie che logistiche legate all’adozione di strumenti complessi in diversi contesti sportivi.

Efficacia percepita dei dati estratti dai sistemi biomeccanici

La maggior parte dei partecipanti ritiene che i sistemi di raccolta dei dati biomeccanici siano efficaci in termini di contributo al miglioramento dei propri programmi di addestramento, con un numero significativo di intervistati che li ha etichettati come “efficaci” (50%) o “molto efficaci” (20%). Solo pochi riportano una posizione neutrale, suggerendo che mentre gli utenti generalmente vedono il valore di questi strumenti, alcuni potrebbero avere difficoltà a sfruttare appieno il loro potenziale. L’entusiasmo per questi sistemi deriva probabilmente dalla loro capacità di fornire un feedback preciso, anche se sembra esserci spazio per miglioramenti nella formazione sull’uso del sistema e sull’interpretazione dei dati.

Sfide chiave nell’utilizzo del sistema

Le sfide principali riguardano la facilità d’uso, i costi, l’integrazione dei sistemi e l’interpretazione dei dati. Per molti intervistati, il costo rimane un fattore proibitivo, in particolare negli ambienti sportivi in cui i vincoli di budget sono comuni. Anche la complessità e l’integrazione con altri sistemi di addestramento pongono problemi, rendendo difficile per gli utenti combinare i dati provenienti da più fonti o applicarli in tempo reale. Ciò evidenzia la necessità di ulteriori tecnologie “a basso costo”, convenienti e di facile utilizzo e sottolinea l’importanza di sviluppare le migliori pratiche per l’integrazione e l’interpretazione dei dati, potenzialmente attraverso protocolli standardizzati e formazione.

Priorità per la prevenzione degli infortuni

Come mostrato in figura 4, una parte sostanziale degli intervistati sottolinea l’importanza di adeguate routine di riscaldamento e defaticamento e dell’allenamento di forza e condizione fisica come pilastri della prevenzione degli infortuni. Anche le tecniche di recupero sono spesso evidenziate, indicando un ampio riconoscimento del valore degli approcci olistici per la cura dell’atleta. Ciò riflette un approccio di prevenzione nell’allenamento sportivo che combina preparazione fisica, strategie di recupero e valutazioni biomeccaniche, in linea con le moderne conoscenze sulla mitigazione degli infortuni.

Figura 4: Risposte sugli aspetti più critici della prevenzione degli infortuni nell’allenamento sportivo

Tecnologie digitali nell’allenamento

L’applicazione delle tecnologie digitali nell’allenamento è piuttosto diffusa, con strumenti di analisi video e app di addestramento come i più utilizzati. Questi strumenti offrono un prezioso feedback visivo e un monitoraggio strutturato dei progressi, migliorando le capacità di atleti e allenatori di monitorare e perfezionare le prestazioni. I dispositivi indossabili, sebbene non così diffusi, forniscono dati più individualizzati, spesso utilizzati insieme ad altre piattaforme digitali. Questo entusiasmo per gli strumenti digitali riflette un crescente apprezzamento per il coaching basato sui dati, anche in ambienti di allenamento più piccoli o meno finanziati.

Prospettive di sostenibilità ambientale

Tre quarti degli intervistati considerano la sostenibilità importante o molto importante, indicando una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale all’interno dei contesti sportivi. I suggerimenti per il miglioramento, come l’utilizzo di strutture efficienti dal punto di vista energetico e attrezzature sostenibili, illustrano un movimento verso l’integrazione di pratiche ecologiche all’interno delle organizzazioni sportive. Questa priorità è in linea con le tendenze sociali più ampie e indica una responsabilità emergente per i professionisti dello sport di considerare la propria impronta ambientale.

Conclusione

I risultati di questo progetto forniscono una solida base per migliorare la collaborazione tra professionisti dello sport ed esperti di tecnologia, far progredire le pratiche di raccolta dei dati biomeccanici e creare una piattaforma ICT per supportare il benessere e le prestazioni degli atleti. Le informazioni raccolte attraverso il questionario evidenziano le aree chiave di convergenza e le opportunità per raggiungere gli obiettivi del progetto.

Rafforzare la collaborazione tra le discipline

Le risposte rivelano un gap nella condivisione delle conoscenze e nell’accesso alle risorse incentrate sulla biomeccanica tra i professionisti dello sport. Sebbene molti allenatori e atleti riconoscano i vantaggi dei dati biomeccanici, le sfide relative ai costi, alla complessità e all’interpretazione dei dati indicano la necessità di una collaborazione interdisciplinare. Mettendo in contatto i professionisti dello sport con gli esperti di tecnologia, sarebbe possibile creare una rete di condivisione delle conoscenze che demistifichi i dati biomeccanici, allinei le scelte tecnologiche con le esigenze pratiche di allenamento e faciliti le applicazioni nel mondo reale.

Workshop collaborativi, moduli di formazione e risorse condivise consentiranno ad allenatori e scienziati dello sport di applicare efficacemente gli approfondimenti sulla biomeccanica, migliorando la relazione allenatore-atleta attraverso una migliore comprensione delle esigenze individuali e degli indicatori di prestazione.

Selezione dei sensori e definizione di una metodologia di raccolta dati

L’indagine mostra una preferenza per sensori ampiamente disponibili, come accelerometri, pedane di forza e sistemi di motion capture, in particolare per misurare il movimento, la forza e la velocità. Questi strumenti sono comunemente associati alla prevenzione degli infortuni e all’ottimizzazione dell’allenamento, allineandosi bene con gli obiettivi del progetto.

Sulla base del feedback degli utenti, è possibile sviluppare una metodologia chiara che si concentri su pratiche standardizzate di raccolta dati per la prevenzione degli infortuni e il miglioramento delle prestazioni. Questa metodologia dovrebbe delineare:

  • Le linee guida per la selezione dei sensori in base alle esigenze specifiche dello sport, all’economicità e alla facilità d’uso.
  • I protocolli di raccolta dati che diano priorità alla facilità di interpretazione dei dati, consentendo ad allenatori e atleti di apportare modifiche rapide e basate sull’evidenza durante l’allenamento.
  • Le fasi di integrazione per combinare i dati biomeccanici con strumenti di allenamento digitale come l’analisi video e i dispositivi indossabili, promuovendo un approccio facilitato al coaching basato sui

Questo approccio sistematico può fungere da punto di riferimento per la raccolta dei dati, garantendo coerenza, affidabilità e una più ampia applicabilità in tutti gli ambienti sportivi.